Corona-virus: la pandemia di coronabufale che ha colpito gli italiani negli ultimi 7 giorni avrà raggiunto il suo picco?
O ci attendono nuove ed deliranti fake news nei prossimi giorni?
Non potendo fare previsioni su quest’ultimo aspetto, Spendimeno vuole raccogliere e “catalogare” tutte le fake news che ci stanno letteralmente piovendo addosso, tra catene WhatsApp, allarmati (e allarmanti) post Facebook nonché e-mail provenienti dai più fantasiosi, in apparenza autorevoli, mittenti.
Tra il serio ed il divertito, ecco alcune delle Bufale Top, uscite durante la prima settimana di “chiusura” del nostro paese, e successivamente smentite dalle stesse Istituzioni oppure da tecnici ed esperti, interpellati da AdnKronos Salute.
Taglio alle pensioni Inps
Già in ansia per il coronavirus e per la minaccia alla loro salute, i nostri poveri anziani – poco avvezzi a questo genere di allarmi e di conseguenza a discernere – vengono deliberatamente tartassati dalle fake news ogni giorno.
Su WhatsApp, ecco la bufala dell’Inps, il presunto messaggio n. 1003, a firma del Direttore Generale Vicario:
Il pagamento delle pensioni per il mese di aprile avverrà in forma ridotta del 50%, per poi essere recuperato integralmente nel mese di agosto
Una Bufala colossale, purtroppo riprodotta molto bene, con tanto di carta intestata Inps e firma del Direttore.
Stop ai pagamenti dalla Pubblica Amministrazione!
Di natura simile, ma con un diverso obiettivo, è il finto comunicato di NoiPa, il portale dove la Pubblica Amministrazione gestisce i pagamenti dei dipendenti pubblici.
Nel comunicato, anch’esso su regolare carta intestata, viene annunciata:
La sospensione temporanea dei pagamenti per i mesi di marzo-aprile 2020 al fine di reperire risorse finanziarie urgenti da destinarsi all’acquisto di attrezzature sanitarie e presidi medico-chirurgici atti a contrastare efficacemente la diffusione del COVID-19
In un post sulla sua pagina Facebook, NoiPa si dissocia categoricamente ed afferma che la notizia è palesemente falsa.
“Ci vuole tanta vitamina C!”
Su WhatsApp, una donna sostiene:
La vitamina C è molto efficace sui pazienti affetti da coronavirus. La stanno utilizzando come terapia e le persone rispondono benissimo.
Andrea Gori, direttore Malattie Infettive del Policlinico di Milano, smentisce categoricamente la notizia.
Le terapie che utilizziamo per trattare i pazienti con coronavirus al Policlinico, così come al Sacco e al San Gerardo, sono standardizzate perché sono state decise dai primari di malattie infettive di tutta la Regione Lombardia in modo coordinato: la vitamina C non è assolutamente contemplata.
A margine di questa fake news, si è letto sui social di una presunta copertura del Cebion contro il Coronavirus.
Anche la Dompè, casa produttrice del farmaco, si è dissociata dal messaggio ingannevole annunciando che perseguirà le vie legali per tutelare la propria posizione e reputazione.
“Se stai a casa, un assegno da 350 euro per te!”
Ancora una volta, WhatsApp si dimostra il mezzo dominante per i messaggi virali che in questo caso promettono somme di denaro alla sola condizione di restare a casa.
“Approvata una circolare del Ministero, 350 euro a chi resta a casa” è una di queste.
Oppure: “PS4 regala un buono da 50 euro a tutti i ragazzi che rimangono a casa!”, nulla a che vedere il mondo PlayStation.
La preghiera del Papa
Pure Papa Francesco in persona sarebbe stato oggetto, o meglio, inconsapevole strumento di allarmismo e caos.
Questa preghiera, anche molto bella, in circolazione nei social in questi ultimi giorni, non è certo opera sua!
Stasera prima di addormentarvi pensate a quando torneremo in strada.
A quando ci abbracceremo di nuovo, a quando fare la spesa tutti insieme ci sembrerà una festa. Pensiamo a quando torneranno i caffè al bar, le chiacchiere, le foto stretti uno all’altro.
Pensiamo a quando sarà tutto un ricordo ma la normalità ci sembrerà un regalo inaspettato e bellissimo. Ameremo tutto quello che fino ad oggi ci è sembrato futile. Ogni secondo sarà prezioso.
Le nuotate al mare, il sole fino a tardi, i tramonti, i brindisi, le risate.
Torneremo a ridere insieme.
Forza e coraggio.
Ci vediamo presto!
Il virus che resiste 9 giorni sull’asfalto
Ancora WhatsApp, ancora un file audio.
Una donna, ovviamente amica di un dottore, ci invita tutti a usare un solo paio di scarpe per le nostre agognate uscite di casa. E di lasciarle fuori dalla porta, al ritorno.
Il blocco di tutte le attività lavorative dal 16 marzo
Dalla giornata di ieri, un falso comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) prevede misure blocco di tutte le attività lavorative – dal 16 marzo – a seguito dell’emergenza Coronavirus.
Immediata la smentita dallo stesso Ministero, che in una nota pubblicata sul loro canale istituzionale:
In questo periodo di emergenza #coronavirus non si arresta purtroppo la diffusione di #fakenews. Segnaliamo infatti un comunicato totalmente falso con l’impaginazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Questa fake news ha per oggetto “misure di blocco di tutte le attività lavorative a partire dal 16.03.2020”. Invitiamo a fare attenzione e a ritenere attendibili solo i comunicati diffusi attraverso i canali ufficiali MEF.
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